I pastori nomadi proteggono il clima in Mongolia

Tipo di progetto: Utilizzo di suolo e bosco

Sede del progetto: Mongolia Arkhangai Aimag (provincia)

Stato del progetto: In corso, certificati disponibili

Riduzione CO₂ annuale: 18,779 t (2021-2022)

Questo progetto pionieristico collabora con i nomadi della Mongolia che vivono nei monti e nella steppa di un hotspot di biodiversità di importanza mondiale. Gli obiettivi sono il ripristino dell’ecosistema e la cattura di CO₂ in pascoli prevalentemente degradati. Il pascolo intensivo come causa principale della degradazione viene contrastato mediante il miglioramento della gestione del terreno e delle mandrie, la tutela di importanti specie e habitat di animali e la creazione di fonti di reddito alternative.

Il progetto interessa oltre 100 famiglie di pastori appartenenti a tre gruppi (Hongor Ovoo heseg, Ikh Am heseg, Dert heseg, Dulaan Khairkhan) nelle montagne, nelle steppe e nei deserti della Mongolia. I pastori possiedono bassi redditi e dipendono dal loro bestiame e dalle risorse naturali. I gruppi gestiscono circa 70 000 ettari di pascoli, gran parte dei quali è degradata. Le cause sono quatto fattori principali: innanzitutto, i gruppi hanno uno stile di vita più sedentario rispetto ai loro antenati; secondariamente, le famiglie possiedono mandrie più grandi, che quindi consumano i pascoli in modo eccessivo; in terzo luogo, le aree di pascolo nelle vicinanze di strutture e mercati cittadini sono fortemente sotto pressione, perché vi si radunano nomadi migranti provenienti da tutto il Paese. Infine, nell’utilizzo delle risorse naturali i pastori sono in concorrenza con un crescente numero di miniere della regione.

Per contrastare questo andamento il progetto attua numerose misure: i pastori ricevono pagamenti diretti per i servizi ecosistemici (PES) come contropartita per il loro contributo al sequestro di CO₂ e al mantenimento della biodiversità. In tal modo si incentivano i pastori a migliorare la gestione del territorio e ad allentare il pascolo intensivo, detenendo meno animali e spostandosi con maggiore frequenza. Oltre a ciò, il progetto supporta i pastori a rafforzare i loro gruppi tradizionali denominati «Hesegs». Ciò consente di unire risorse e competenze e di vendere prodotti finiti anziché grezzi. In tal modo i pastori ottengono prezzi più elevati e redditi migliori. La maggiore diversificazione delle fonti di reddito contribuisce a migliorare la qualità della vita dei pastori. Inoltre, i pastori vengono coinvolti nella tutela comune di habitat di importanti specie di animali selvatici come la gazzella mongola, lo stambecco, il cervo nobile e la marmotta, oltre che nella preservazione della foresta di Saxaul. Altre misure a supporto di questo progetto sono l’acquisizione del legname su licenza, la piantagione di piccoli alberi e gli studi sulla biodiversità.

Partner di progetto e di attuazione di myclimate

Il progetto è stato avviato a seguito di un progetto di ricerca dell’Università di Leicester (UK) e viene condotto in collaborazione con la Mongolian Society for Range Management (MSRM). La MSRM è una ONG riconosciuta a livello internazionale, che dal 2007 ha svolto con successo numerosi progetti e programmi con comunità e gruppi di pastori. Con i fondi del CO₂ i gruppi di pastori vengono ripagati per le loro prestazioni a tutela delle aree di pascolo, per la piantagione di alberi e per la produzione comunitaria e il marketing di prodotti finali.

Dove vanno a finire esattamente i soldi derivanti dai finanziamenti del carbonio?

Il denaro ricavato dai crediti di carbonio viene utilizzato per compensare i gruppi di pastori partecipanti per il loro impegno a favore della protezione delle praterie nonché per attività correlate, quali la formazione sulla gestione sostenibile dei pascoli, la piantumazione di alberi, la produzione collaborativa e la commercializzazione dei prodotti finiti, il sostegno ai pastori per la fondazione o l’espansione delle loro piccole imprese, come ad esempio una fabbrica per la lavorazione della pelle animale, un negozio per la produzione di noodle, caffè, un mercato contadino dove poter vendere i propri prodotti caseari e la carne e così via. I finanziamenti del progetto derivanti dalla vendita delle certificazioni permettono ai pastori di svolgere attività volte a migliorare i loro pascoli, aiutandoli ad esempio a coprire i costi di trasporto durante gli spostamenti e il cambio dei pascoli 4-6 volte all’anno al fine della rotazione, a coltivare foraggio verde e a preparare il fieno in vista dell’inverno, oltre a fornire i fondi necessari per attività di conservazione della fauna selvatica, come la distribuzione di fieno e sale per gli animali durante i rigori invernali, la protezione della foresta di saxaul e della fauna selvatica e la piantumazione di alberi nella loro area. Considerato che il bestiame è l’unica fonte di reddito per la maggior parte dei pastori, i finanziamenti del progetto incentivano gli stessi a limitare il numero di capi, adeguandolo alla capacità di carico dei pascoli. I finanziamenti del progetto consentono ai pastori di pagare le rette universitarie o le spese mediche dei loro figli.

Monitoraggio e verifica del progetto

Il progetto è registrato presso Plan Vivo Climate, lo standard più rigoroso in materia di progetti relativi a uso del suolo e silvicoltura LUF. Gli attuatori del progetto visitano i siti di progetto 3-4 volte l’anno e svolgono incontri con tutte le famiglie di pastori, per monitorare le loro attività e discutere insieme delle difficoltà incontrate e delle attività previste. Gli attuatori del progetto inviano ogni anno una relazione annuale a Plan Vivo per l’approvazione della stessa e l’emissione dei crediti di carbonio. Il progetto è oggetto di monitoraggio su base annuale e di verifica quinquennale da parte di un ente terzo indipendente. La prima verifica del progetto è stata completata nel 2022. Per ulteriori informazioni, consultate la voce «Documentazione».

 

Questo progetto contribuisce a 5 OSS (alla fine del 2022):

Scoprite come myclimate riporta questi OSS nelle nostre FAQ

 

I seguenti OSS sono verificati dal Plan Vivo:

Migliori redditi delle famiglie grazie alla vendita di frutta selvatica e noci e grazie a prodotti caseari e in feltro realizzati in forma comunitaria.

Training dei nomadi per gestione sostenibile dei pascoli, piantagione di alberi, produzione e marketing comunitari

3 pozzi scavati per migliorare l’approvvigionamento di acqua in regioni con pascoli inutilizzati

Sequestro di 10 000 tonnellate di CO₂/anno

1000 piccoli alberi piantati nell’area forestale e realizzazione di un vivaio

Situazione senza progetto

Erosione del terreno, pascolo intensivo e perdita della biodiversità

Standard di progetto

Plan-Vivo-Logo

Numero progetto

7219

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