La Svizzera deve ridurre le emissioni di gas serra entro il 2020 della metà rispetto al valore del 1990. In questo modo si vuole raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi ratificato dalla Svizzera. Contro la revisione della Legge sul CO₂, con i cui strumenti sarebbe stato possibile raggiungere questi obiettivi, è stato indetto un referendum facoltativo. Il 13 giugno 2021 gli elettori svizzeri hanno respinto la revisione.
Il Consiglio federale e il Parlamento, con la Legge sul CO₂ rielaborata, hanno sviluppato una strategia per ridurre le emissioni dei gas serra della Svizzera. Alla riduzione del CO₂ non concorreranno i divieti, bensì incentivi finanziari, investimenti nella protezione del clima e il progresso tecnologico.
Contenuti della Legge sul CO₂ revisionata e respinta
Concretamente, attraverso tasse d’incentivazione, coloro che producono più CO₂ avrebbero pagato di più, coloro che producono meno CO₂ avrebbero tratto dei benefici finanziari. Oltre alle attuali tasse su gasolio e gas naturale, ci sarebbe stata quindi anche una tassa sui biglietti aerei. Oltre la metà del denaro derivante dalle tasse sarebbe stata redistribuita tra la popolazione attraverso il premio della cassa malati. Inoltre, in futuro tutte le aziende che si sarebbero impegnate a ridurre le loro emissioni di CO₂ sarebbero state esonerate dal pagamento dell’imposta sul CO₂.
Con l’approvazione della Legge sul CO₂ sarebbe stato creato un Fondo per il clima, che sarebbe stato alimentato per un terzo con fondi derivanti dall’imposta sul CO₂ e per al massimo la metà da denaro proveniente dalla tassa sui biglietti aerei. Con il Fondo per il clima sarebbero stati supportati gli investimenti rispettosi del clima e le aziende innovative. Questo avrebbe avuto come obiettivo generare più ordini in Svizzera e creare posti di lavoro per il futuro. Inoltre, il Fondo per il clima avrebbe aiutato soprattutto le regioni interessate, per esempio di montagna, ad ammortizzare le conseguenze del cambiamento climatico.
Con la nuova legge il progresso tecnico nel settore dei trasporti e dell’edilizia sarebbe stato accelerato. Concretamente, per esempio gli importatori di automobili avrebbero potuto offrire veicoli nuovi più efficienti. Inoltre sarebbe stato definito per legge che i nuovi edifici non avrebbero potuto più emettere CO₂.
Fondo per il clima e ridistribuzione delle tasse di incentivazione (Fonte: UFAM)
myclimate si è espressa prima del referendum a favore della Legge sul CO₂. Leggete qui le argomentazioni che avevano convinto il CEO di myclimate Stephen Neff.
Sono attualmente in corso consultazioni per valutare quali misure contemplate nel pacchetto possano essere utilizzate altrimenti e quali misure debbano essere prolungate dalla Legge sul CO₂ attuale.
Respinta la revisione della Legge sul CO₂
Fonti: Confederazione Svizzera, Ufficio federale dell’ambiente, per-il-clima.ch