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La temperatura media della superficie terrestre a livello globale negli ultimi 140 anni è già cresciuta di oltre 1 °C. Soprattutto la forte crescita del riscaldamento terrestre dal 1950 non può più essere ascritta, secondo i rapporti scientifici dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), alle oscillazioni climatiche naturali. Secondo il Sesto Rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) del 2021 «la portata dei recenti cambiamenti nel sistema climatico è senza precedenti da molti secoli e molte migliaia di anni».
Ciò è dovuto ai gas serra, come il biossido di carbonio (CO2), che con la combustione di fonti di energia fossile come carbone, olio combustibile e gas naturale oltre che con l’utilizzo di grandi superfici di terreno e il disboscamento delle foreste pluviali finiscono nell’atmosfera e acuiscono l’effetto serra.
Le crescenti concentrazioni di gas serra nell’atmosfera non solo aumentano le temperature dell’aria e dei mari, ma riducono anche la massa globale complessiva di neve e ghiacci. Di conseguenza, anche per effetto dell’aumento del volume delle acque con temperature sempre più elevate, cresce il livello dei mari.
Indipendentemente dall’effetto serra antropico, ovvero derivanti dall’attività umana, il clima globale è caratterizzato da oscillazioni più o meno forti dovute a diversi processi naturali. In generale è possibile menzionare quattro diversi parametri, che provocano le oscillazioni del clima globale:
Le alterazioni ricorrenti dell’orbita terrestre si verificano a intervalli regolari e molto lunghi, ovvero nell’ordine di migliaia di anni, e sembrano correlate alle alterazioni climatiche terrestri. Variano anche l’attività e quindi la radiazione solare che colpisce la terra. La posizione dei continenti si ripercuote direttamente sulla circolazione dell’aria e dei mari e quindi sul clima globale. Attraverso le eruzioni vulcaniche vengono rilasciati grandi quantitativi di CO2, il gas serra di gran lunga più conosciuto, ma anche aerosol, ceneri vulcaniche e particelle di polveri, che provocano un temporaneo raffreddamento del clima per un periodo di uno-due anni.
Fonti: Umweltbundesamt (UBA) 2021; IPCC 2018, Special Report Global Warming of 1.5 ºC; FAU Florida Atlantic University 2018; Osservatorio della Terra della NASA, 2021 (https://earthobservatory.nasa.gov/world-of-change/global-temperatures)
Per maggiori informazioni sui cambiamenti climatici e sulla protezione del clima in Svizzera, consultate la nostra brochure sul clima.